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La Grazia Media


19º
Grazia

Pare che somigli parecchio a #Ottilia, stessa figura rotondetta, stesso manto lungo e folto, grigio chiaro marezzato, si distingue per la tonalità diffusamente e leggermente più chiara con qualche ciuffo vagamente rossiccio sparso qua e là e l’occhio sinistro velato, unica traccia di passate sofferenze. Questo almeno è l’aspetto che ha oggi, ma si narra che qualche anno fa era molto smagrita e ammalata di una specie di asma con sibili e tosse stizzosa che non le dava tregua. Tra l’altro il suo nome deriva dal fatto che aveva due sorelle molto simili a lei ma con due diverse tonalità di grigio, una più chiara e una più scura di lei, e queste due sorelle erano scomparse in circostanze misteriose. All’epoca oltre al pelo aveva anche lo stesso caratteraccio di Ottilia (anche se non sono affatto parenti), ed era praticamente inafferrabile. Per questo la Zia si era quasi rassegnata a vederla deperire così, senza poterle dare aiuto. Senonché, un giorno un veterinario è dovuto venire a casa per visitare il povero Fritz, il cagnone vecchio e malato e soprattutto troppo pesante e troppo debole per essere trasportato in ambulatorio. Quel bravissimo dottore è arrivato con un grosso valigione con dentro tanti strumenti, ma prima ancora di aprirlo ha capito che cosa aveva Fritz e come si poteva cercare di aiutarlo, anche se era già molto tardi. Ma non solo, giacché c’era ha, dato anche un’occhiata ai gatti, e ha notato subito Grazia che respirava male e ha immediatamente capito che poteva avere una malattia che i gatti di campagna si beccano mangiando lucertole o lumache. Le ha prescritto una cura lunga e con diverse medicine da prendere tutti giorni, e la Zia già si preparava all’aspra battaglia (con relative ferite sul campo) per fargliele prendere, ma ecco che succede un piccolo miracolo: come se capisse che le conveniva, Grazia si presenta puntuale mattina e sera e si fa ficcare in gola tutte quelle pallette senza fiatare e soprattutto senza unghiare. Finito il trattamento, era completamente guarita. E la zia tutta intera. Ma purtroppo ben presto è tornata ad essere la stessa stronzetta di prima, anche se forse un poco poco addolcita, visto che ogni tanto, con molta ma molta cautela, una carezzina se la lascia fare.
Sapete già come la penso io a questo proposito.

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